Presunzione di innocenza: il confronto tra giornalisti e parlamentari
Un dossier nel quale saranno raccolte tutte le difficoltà che i cronisti hanno incontrato e incontrano nello svolgimento del loro lavoro a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge sulla presunzione di innocenza; la richiesta di correttivi alla legge che rendano effettivo il diritto di cronaca e l’apertura di un osservatorio nazionale sui temi del rapporto tra informazione e giustizia che coinvolga tutte le parti.
Sono queste le proposte emerse dal confronto tra giornalisti e parlamentari promosso dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte al quale hanno preso parte la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, la senatrice Elisa Pirro e i deputati Andrea Giorgis, Augusta Montaruli e Osvaldo Napoli.
Dopo il saluto iniziale del presidente Stefano Tallia e del vicepresidente Ezio Ercole che hanno sottolineato come la difesa del principio di non colpevolezza non debba limitare il diritto all’informazione, è stato il consigliere Gabriele Guccione a entrare nel merito delle difficoltà incontrate dai cronisti nello svolgere il loro lavoro: «L’attuale sistema normativo impedisce ai giornalisti di onorare tre principi fondamentali come tempestività, completezza e veridicità. L’impossibilità ad accedere in maniera tempestiva alle informazioni rischia di alimentare canali informali, quali i social-network, svincolati da qualunque controllo deontologico. La possibilità di ottenere in maniera trasparente gli atti non coperti da segreto tutelerebbe invece la terzietà dei giornalisti e sottrarrebbe le notizie agli interessi delle parti. La possibilità di verificare le informazioni raccolte in autonomia dai giornalisti dev’essere comunque garantita».
Il dibattito ospitato questa mattina dal Circolo della Stampa fa seguito a un primo incontro organizzato sullo stesso tema ad aprile e che vide il confronto tra il Procuratore Generale Francesco Saluzzo e il consigliere dell’Ordine degli avvocati Claudio Strata. L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte continuerà nei prossimi mesi a tenere alta l’attenzione su questi temi.
ORDINE DEI GIORNALISTI DEL PIEMONTE