L’Ordine restituisce la tessera ad Alessandro Riva, direttore epurato dal fascismo nel 1931


  Tallia: «Con il Centro Pestelli faremo una ricerca per reintegrare tutti coloro che il regime allontanò dalla professione. Da sempre giornalismo presidio di libertà» Il prossimo 22 novembre la Sentinella del Canavese festeggerà i suoi 130 anni di vita. Un anniversario importante perché, ancora una volta, testimonia la vivacità della stampa locale piemontese, voce insostituibile dei nostri territori. In occasione della ricorrenza, il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte reintegrerà tra i suoi iscritti Alessandro Riva, genero del fondatore del giornale Oreste Garda, cancellato dall’albo dei Pubblicisti a seguito della sospensione delle pubblicazioni della testata avvenuta nel 1926. La Sentinella ritornò in edicola il 22 giugno del 1945, ma Alessandro Riva non poté assistere a quella giornata di festa perché morì nel 1942. Ecco perché il presidente dell’Ordine Stefano Tallia e il vicepresidente Ezio Ercole restituiranno simbolicamente ai famigliari di Alessandro Riva la tessera di iscrizione: «È un’iniziativa in continuità con quella del 2021, con la quale l’Ordine reintegrò gli iscritti che erano stati cancellati dall’albo a seguito delle leggi razziali – commenta il presidente Stefano Tallia –. Restituendo la tessera ad Alessandro Riva intendiamo proseguire in un lavoro di recupero e difesa della memoria: nei prossimi mesi, con la collaborazione del Centro Pestelli, avvieremo una ricerca per risalire ai nomi di tutti i giornalisti piemontesi che furono epurati dal fascismo e non appena sarà terminato consegneremo simbolicamente la tessera ai loro discendenti. Si tratta di un’iniziativa con la quale intendiamo riaffermare il valore del giornalismo come presidio di libertà».

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