I GIORNALISTI PIEMONTESI E LA LIBERTA DI STAMPA
In tutta l’Italia martedì 13 novembre a mezzogiorno i giornalisti si sono dati appuntamento davanti alle prefetture dei capoluoghi di regione in difesa della libertà di stampa e in segno di protesta per le gravi offese pronunciate sabato 10 novembre dal ministro e vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Il prefetto di Torino Claudio Palomba ha ricevuto il presidente dell’Ordine Alberto Sinigaglia, il segretario e la presidente della Subalpina Stefano Tallia e Alessandra Comazzi, e i consiglieri nazionali dell’Ordine Cristina Caccia e Beppe Gandolfo. Dalle 12,30 alle 13 l’intenso colloquio ha toccato i punti cruciali dell’informazione italiana e di quanti vi lavorano. I rappresentanti dei giornalisti piemontesi hanno sottolineato al rappresentante del Governo l’inopportunità e il pericolo di certe affermazioni, e la necessità di rispettare la libertà di stampa, elemento essenziale della democrazia. Hanno inoltre auspicato interventi a favore dell’informazione e dei giornalisti italiani, sovente umiliati con compensi inadeguati al loro lavoro e alle loro responsabilità. Il prefetto Palomba ha condiviso l’apprezzamento che Ordine e Subalpina avevano espresso per l’intervento del Presidente della Repubblica a favore dei giornalisti e della libertà di opinione e di critica, e ha ricordato anche la presa di posizione del presidente della Camera, on. Fico. Inoltre, si è detto consapevole della grande tradizione del giornalismo piemontese che conta tra i protagonisti Piero Gobetti e Antonio Gramsci, Alfredo Frassati e Carlo Casalegno e molto disponibile a continuare il dialogo con i suoi rappresentanti. Durante la manifestazione al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e ai vertici dell’Associazione Stampa Subalpina hanno espresso la loro solidarietà, tra gli altri, rappresentanti dei sindacati confederali, il rettore magnifico Gian Maria Ajani e Loredana Segreto direttore generale dell’Università di Torino, il giornalista-avvocato Bruno Segre, Andrea Casalegno, Tracisio Mazzeo responsabile del TGR Rai del Piemonte e lo scrittore Jounis Tawfik. Messaggi sono giunti dal presidente dell’Accademia della Crusca professor Claudio Marazzini (come il rettore Ajani iscritto all’Ordine piemontese), dall’onorevole Andrea Giorgis e da molti cittadini