Formazione professionale, i numeri di un impegno per la categoria


Il 30 giugno si chiude il semestre di proroga che il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha offerto ai giornalisti inadempienti per rimettersi in regola con gli obblighi formativi del triennio 2020-22, ed evitare in futuro possibili sanzioni disciplinari. Una buona occasione per tracciare il bilancio del lavoro svolto nella prima metà dell’anno dall’Ordine regionale del Piemonte sul fronte della formazione professionale. È un impegno che si può compendiare in due aggettivi: intenso sul piano dei numeri, prestigioso su quello della qualità. Dall’11 gennaio 2023 con Eco Webinar. Cibo in relazione con il mondo fino a Critica d’arte e sviluppo del territorio il 21 luglio a Rittana – ultimo corso prima della pausa estiva – gli appuntamenti promossi dall’OdG Piemonte sono 125. Trecentocinquanta le ore di formazione complessivamente erogate. Probabilmente un record nazionale. Novantacinque di essi sono stati proposti in modalità «sdoppiata». Quella ordinaria per i colleghi in regola con l’obbligo formativo, che hanno potuto in questo modo incassare i primi crediti per il nuovo triennio 2023-25. E quella in proroga, grazie alla quale molti altri sono riusciti a recuperare i crediti arretrati per il triennio passato. È stato un lavoro complesso e delicato che ha potuto contare sul prezioso contributo dei rilevatori che, ad ogni incontro, raccolgono identità e firme dei partecipanti. Parliamo in massima parte di corsi «in presenza». Tutti assolutamente gratuiti per i frequentanti. La convinzione del presidente Stefano Tallia, del vicepresidente Ezio Ercole e dei consiglieri delegati alla Formazione, Mario Bosonetto e Maria Teresa Martinengo, è infatti che la partecipazione dal vivo offra un valore aggiunto in termini di coinvolgimento, di interazione con i relatori e di conoscenza reciproca fra colleghi. Specie dopo il lungo stop inflitto dalla pandemia. D’altra parte sappiamo bene che, per molti, spostarsi per seguire un corso può creare disagio o essere difficilmente conciliabile con altri impegni. Per questo abbiamo posto un’attenzione prioritaria a non accentrare l’attività formativa nella pur prestigiosa sede torinese di Palazzo Ceriana-Mayneri, ma a offrire corsi su tutto il territorio regionale. Nei capoluoghi di provincia come in storiche e vivaci realtà quali Alba, Casale Monferrato, Dronero, Fossano, Ivrea, Pinerolo, Saluzzo, Savigliano e in località anche decentrate e montane. Ovunque accogliendo e valorizzando proposte formative che nascono dalle realtà locali e dalle peculiarità dei rispettivi panorami informativi. Su questa stessa linea si muove la scelta del Consiglio regionale dell’Ordine di proseguire anche nel 2023 e 2024 le riunioni itineranti in tutto il Piemonte: gli incontri con le realtà locali si sono rivelati un felice strumento di ascolto reciproco. Davvero sterminato il giro d’orizzonte delle tematiche proposte. Dalla geopolitica all’alimentazione, dal linguaggio delle fragilità all’intelligenza artificiale, dalla legalità all’economia, dai podcast al ricordo di figure come Bruno Caccia fino all’incontro con il presidente nazionale Carlo Bartoli nel suggestivo scenario di Villa Cavour a Santena per i sessant’anni della legge istitutiva dell’Ordine. A molti corsi del Piemonte il Comitato Tecnico Scientifico nazionale ha riconosciuto valore deontologico: un ulteriore e lusinghiero attestato di qualità del nostro impegno formativo. Altro fronte cui l’Ordine dedica grande attenzione è consolidare la rete di relazioni con festival ed eventi culturali del territorio regionale. Citiamo il Festival Internazionale dell’Economia e il Festival delle Migrazioni a Torino, il Festival Passepartout di Asti, il Festival della Tv di Dogliani, la Scuola di Democrazia di Torre Pellice e il tradizionale appuntamento con il Premio Roberto Morrione che si rinnoverà il prossimo autunno. Molti eventi inseriti nei loro palinsesti sono regolarmente accreditati e accolti nel programma formativo dell’Ordine. E dopo la pausa estiva, si riparte a settembre con nuovi corsi. Saranno pubblicati da metà luglio sulla piattaforma formazionegiornalisti.it, dalla quale si potrà come sempre effettuare l’iscrizione.

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