Formazione, lettera del presidente
Care colleghe, cari colleghi,
la lezione con la quale Luciano Violante ha inaugurato il 2 maggio le iniziative dell’Ordine ha approfondito temi cruciali e ha avuto il successo degno della sua qualità. Prova che i nostri iscritti hanno colto prontamente il senso che il Consiglio dà all’aggiornamento e alla formazione: non quello di un dovere da compiere, ma di un’occasione da cogliere per una svolta positiva, per una prova d’orgoglio. Per ritrovare affidabilità, attendibilità professionale e insieme riprenderci in mano una situazione che oggi vede troppi giornalisti vittime di sbrigativi prepensionamenti, di contratti anomali o irregolari, del diffondersi di lavoro autonomo, sfruttato con compensi umilianti.
Le adesioni sono state molto superiori alla capacità di Palazzo Ceriana e a quanto potessimo immaginare dall’afflusso registrato da altri Ordini e dalle telefonate ricevute nei nostri uffici. Assicuro che faremo esperienza di quanto avvenuto e cercheremo, nei limiti del possibile, di eliminare i disagi. Intanto il nostro Consiglio ha deciso di istituire fin d’ora l’obbligo di iscrizione con un messaggio e-mail alla Segreteria.
Bisogna tener conto del fatto che affrontiamo per la prima volta l’obbligo di legge della formazione permanente e che gli Ordini dei giornalisti, nazionale e regionali, contano sulla volontarità assoluta degli incarichi – dato storico per il Consiglio piemontese – e affrontano le crescenti difficoltà organizzative ed economiche di impegni crescenti e di numeri certamente rilevanti (i nostri iscritti sono 7500). Abbiamo infatti assunto altre incombenze previste dalla riforma, come i Consigli di discipina e, appunto, gli eventi formativi che offriremo in tutto il Piemonte, non soltanto nelle città maggiori.
Ogni vostro suggerimento – argomenti, personaggi, luoghi, orari – sarà utile e considerato.
Il più cordiale saluto
Il presidente
Alberto Sinigaglia