Chiarimenti su diffida per mancata comunicazione PEC
Alcuni iscritti si sono lamentati per il tono ultimativo contenuto nella diffida che è stata inviata per via raccomandata a tutti coloro che non hanno ancora comunicato il proprio indirizzo Pec. Purtroppo, si tratta di formule dettate dalla legge e alle quali l’Ordine non può sottrarsi. Del resto, erano stati inviati in precedenza reiterati appelli per la comunicazione della Pec, non ultimo quello che era contenuto nella lettera di accompagnamento spedita a dicembre per il rinnovo della quota. È piuttosto motivo di vero rammarico che numerose colleghe e colleghi non abbiano prestato attenzione a questi avvisi costringendo l’Ordine a investire risorse della nostra collettività per l’invio delle diffide. Ricordiamo infine che non vi sono deroghe possibili e che, trascorsi trenta giorni dal ricevimento della diffida, in caso di mancata comunicazione della Pec, scatterà la sospensione dall’albo.