Addio a Luciano Lombardi, giornalista-manager
Era un giornalista-manager Luciano Lombardi, direttore dal 1984 al 2006 del “Corriere di Novara”, il settimanale diventato bisettimanale, poi trisettimanale sotto la sua direzione. Si è spento a 80 anni, lasciando la moglie Flavia e il figlio Marco. Una figura poliedrica, che aveva legato la sua vita alla città d’adozione, appunto Novara, dove aveva messo radici durante il servizio militare. Ferrarese di nascita, senza mai perdere la sua inflessione emiliana aveva acquisito da subito anche quella novarese, non solo linguistica. Si era immerso nella nuova realtà di adozione, instaurando un rapporto simbiotico che aveva espresso attraverso le prime collaborazioni al “Corriere di Novara”, quando ancora prestava servizio militare alla base aerea di Cameri. Laureato a Siena, era stato chiamato alla Camera di Commercio di Novara, dove aveva potuto sperimentare la sua passione per l’economia. Poi il passaggio all’Associazione Industriali, dove nel giro di breve era diventato direttore di Italy Export, un organismo nato per promuovere le attività e il meglio della produzione del territorio. Un’esperienza unica, che lo aveva portato a rappresentare il made in Novara in tutto il mondo. Ma soprattutto gli sarebbe servita per la sua nuova avventura, quella di giornalista professionista e direttore del giornale: 22 anni durante i quali Luciano era uno dei punti di riferimento della città, che rappresentava con i suoi “fondi”. Interpretativi, analitici, critici, sovente al vetriolo. Sempre aperto al confronto con i colleghi, con lui si era rafforzata la palestra del “Corriere di Novara” che aveva forgiato giovani giornalisti e giornaliste: alcuni di loro hanno spiccato il volo verso altre testate, in Italia e all’estero. Altri sono rimasti a proseguire il lavoro di squadra. Tutti gli devono molto e non lo dimenticheranno. Gianfranco Quaglia